Qual è il tipo di terreno migliore per la cannabis autofiorente?

Best soil for growing autoflower cannabis plants

I semi di cannabis autofiorenti si sono guadagnati la reputazione di essere il modo più facile e veloce per coltivare la cannabis. Anche i coltivatori alle prime armi possono produrre dei raccolti abbondanti di cime micidiali in 10-11 settimane.

Se state pianificando una coltivazione autofiorente, probabilmente la vorrete ottimizzare il più possibile, terreno compreso, per ottenere dei risultati ottimali. Potreste anche usare le luci di coltivazione a LED di buona qualità più moderne, insieme ai semi autofiorenti della migliore qualità.

Ma che dire del terreno?   Continuate a leggere per scoprire tutto ciò che c’è da sapere per creare il miglior terriccio per le varietà autofiorenti. Inoltre troverete alcuni consigli sulle migliori sostanze nutritive per le autofiorenti coltivate a terra e sul miglior terriccio da autofiorenti che potete trovare nei negozi.

I benefici di un terriccio organico per la cannabis

Molti coltivatori ritengono che la miscela di terriccio migliore per le autofiorenti sia a base organica. I nutrienti minerali (spesso si tratta di soluzioni liquide trasparenti in bottiglia) danno degli ottimi risultati e sono la scelta preferita da molti.

Ma i nutrienti organici a lento rilascio insieme ad un ampio vaso di coltivazione che garantisce una zona radicale ben aerata, possono semplificarvi enormemente la coltivazione.

Questo potrebbe risultare particolarmente interessante se in passato avete avuto delle brutte esperienze, “bruciando” le vostre piante con un eccesso di fertilizzanti minerali, e in futuro gradireste un’esperienza di coltivazione più semplice.

I substrati di terriccio principali da considerare per le varietà autofiorenti

Soil mixture vs organic vs coco substrate vs worm castings for cannabis

I semi di cannabis autofiorenti dovrebbero avere la robustezza necessaria per crescere bene in svariate tipologie di terreno, esattamente come farebbero in natura. Non esiste un solo mix di terriccio perfetto che superi tutti gli altri, ma potrebbe essere più utile capire quali siano i requisiti chiave.  

Un buon terriccio per le autofiorenti deve essere aerato: le radici della cannabis prosperano se l’ambiente in cui crescono è ossigenato. Inoltre deve trattenere l’umidità senza creare condizioni di eccessiva umidità nella zona radicale. Un terriccio per autofiorenti di buona qualità deve anche drenare liberamente e consentire un’ampia aerazione e ossigenazione delle radici.

Naturalmente, i terricci per autofiorenti migliori devono anche essere altamente nutritivi per sostenere la crescita delle piante. Un buon terriccio per le autofiorenti può contenere molti componenti diversi con un rapporto variabile:

Fibra di cocco

La fibra di cocco è il materiale fibroso naturale prodotto dal guscio delle noci di cocco. Viene ampiamente utilizzato nell’industria della cannabis sia dai coltivatori domestici che dai coltivatori professionali autorizzati.

Pro Contro
La natura drenante della fibra di cocco e la sua aerazione naturale la rendono un’ottima opzione per la coltivazione. Potete aggiungerla al vostro terreno per renderlo più leggero e aerato, creando un drenaggio migliore ed una crescita delle piante più rapida. Alcuni coltivatori utilizzano il 10-20% di fibra di cocco. Altri coltivatori preferiscono utilizzare una proporzione 1:1 di terriccio e fibra di cocco. La fibra di cocco offre pochissimo nutrimento alle piante, quindi dovrete fornire tutti i nutrienti se coltivate in fibra di cocco pura. Spesso si tratta di un concentrato da diluire con acqua.

Biochar

Biochar è il termine generale usato per descrivere qualsiasi materiale organico che è stato trasformato in carbonio (“carbonizzato”) a temperature elevate, tra i 300 e i 1000°C. Questo processo avviene in presenza di poco o addirittura nessun ossigeno e viene chiamato “pirolisi”. Questo processo rimuove tutti i bio-oli naturali, i gas, ecc. lasciando un residuo solido chiamato biochar. È costituito da almeno l’80% di carbonio elementare e viene definito biochar.

Pro Contro
Il biochar spesso viene aggiunto ai mix di terreno per migliorare la salute delle piante, contribuendo a neutralizzare l’eccessiva acidità del suolo. Si sostiene inoltre che il biochar migliori la ritenzione idrica e nutritiva, in particolare nei terreni sabbiosi. Inoltre si pensa che migliori il drenaggio e l’aerazione. Ogni frammento di biochar può anche fornire un habitat per i microbi benefici del suolo. Alcuni biochar, anche se non tutti, possono avere un effetto fortemente alcalino sul terreno. Sebbene il terreno sia in qualche modo auto-bilanciante per quanto riguarda il pH, un terreno fortemente alcalino tende a non essere adatto alla cannabis. Alcuni temono anche che il biochar sia sempre più spesso prodotto da fonti non sostenibili.

Perlite

La perlite è ricavata dal vetro vulcanico espanso, ha un aspetto bianco e granulare. È un additivo del terreno molto diffuso e viene utilizzato da giardinieri di ogni tipo.

Pro Contro
La perlite migliora il drenaggio e trattiene una certa quantità d’acqua. Molti coltivatori aggiungono il 10-20% di perlite al loro mix di terriccio. Se il vostro terreno è un po’ troppo pesante per le vostre preferenze, l’aggiunta di perlite è un ottimo modo per migliorare l’aerazione e il drenaggio. Molti ritengono che i terreni ricchi di perlite siano ottimi per le talee o per la germinazione dei semi di cannabis. La perlite e la polvere di perlite possono causare irritazioni ai polmoni e agli occhi e devono essere maneggiate con cura. Se ne usate una quantità eccessiva, il substrato di coltivazione potrebbe drenare l’umidità troppo velocemente. Inoltre la perlite può volare via dagli strati superiori del terreno in caso di forte vento. Alcuni coltivatori indoor hanno difficoltà a smaltire facilmente il terriccio usato con la perlite, perché temono che la perlite possa indicare la coltivazione di cannabis.

Vermiculite

La vermiculite è un minerale naturale costituito da una miscela di silicati di ferro, alluminio e magnesio. Si espande quando viene riscaldata nei forni caldi. In questa forma espansa trattiene bene l’acqua e ha trovato numerosi impieghi da parte dei giardinieri di tutti i tipi per aiutare il terreno a trattenere l’umidità e per aumentare l’aerazione del suolo.

Pro Contro
Il pH della vermiculite è quasi neutro e trattiene elevati livelli di acqua. Siccome impiega molto tempo ad asciugarsi, la vermiculite permette alle radici di rimanere umide più a lungo. La vermiculite è facile da mescolare con il terriccio e con gli altri additivi se dovete preparare un mix di terriccio fatto in casa. Molti non amano la vermiculite in quanto risorsa non sostenibile. Inoltre potrebbe trattarsi di uno degli additivi più costosi e, se usata in modo eccessivo, potrebbe rendere la miscela di terriccio per autofiorenti un po’ troppo umida, causando svariati problemi e favorendo la comparsa dei funghi.

Qual è il miglior mix di terriccio per le autofiorenti?

Ci sono tanti tipi diversi di additivi da considerare, è difficile indicare con precisione e in modo definitivo la composizione di un terreno “migliore” per le autofiorenti.

Alcuni coltivatori preferiscono un terreno con una quantità di nutrienti a lento rilascio sufficiente a coprire il fabbisogno delle piante dal seme di cannabis autofiorente al raccolto. Se questo è il vostro caso, allora integrate il terriccio del vostro grow-shop con sostanze nutritive organiche a lento rilascio (ad esempio quelle di BioTabs) e utilizzate grandi vasi aerati. Dovrete solo aggiungere acqua.

Altri coltivatori preferiscono coltivare, ad esempio, con una miscela 1:1 di fibra di cocco e terriccio light-mix. Queste miscele offrono un elevato livello di aerazione delle radici, ma poco nutrimento. Dovrete aggiungere il vostro nutrimento, sia con dei fertilizzanti minerali in bottiglia che con qualche sostanza nutritiva organica a lento rilascio.

Alcuni coltivatori acquistano dal grow-shop un terriccio pre-miscelato, mentre altri preferiscono miscelarlo da soli. Esistono molti modi diversi per ottenere un ottimo terriccio adatto alle autofiorenti. È difficile dire che soltanto un tipo sia il migliore. Ricordate che le buone genetiche di cannabis si sono evolute per crescere bene in diverse condizioni.  

Terriccio base tipico per le autofiorenti fatto in casa

Cannabis seedling thriving in clean soil

Il terriccio base per le autofiorenti può essere realizzato a basso costo semplicemente mescolando 80% di terriccio da supermercato con 10% di fibra di cocco e 10% di perlite,  mescolando semplicemente il tutto a mano in un secchio.

Vi consigliamo di combinare questo terriccio con degli airpots (preferibilmente grandi) oppure con dei vasi da coltivazione in tessuto (vasi in geotessile) ed otterrete una solida base per la vostra coltivazione di semi autofiorenti. Naturalmente, questi rapporti non sono fissi. Potete aggiungere, ad esempio, più cocco e puntare ad una miscela di terriccio più leggera.

I coltivatori più esperti possono anche integrare il loro terriccio per autofiorenti con altri additivi come alghe, biochar, guano di pipistrello, nutrienti per pesci/sangue/ossa, dolomite, compost di vermi, ecc.

Come capire se il vostro terriccio è sano oppure no?

Se preparate il vostro terriccio a mano basandovi su una ricetta certificata, avrete sempre la certezza che si tratti di un terriccio sano. Allo stesso modo, se acquistate regolarmente una particolare marca di terriccio premiscelato, potete essere certi che produrrà delle piante sane.

È difficile capire se un terriccio produrrà piante sane o non sane con la sola ispezione visiva. I coltivatori più esperti sono in grado di farsi un’idea generale circa la qualità del terreno attraverso l’aspetto e la consistenza, ma il modo migliore per valutare la qualità del vostro terreno è comprenderne la composizione.

Segni di un terriccio sano

Cannabis seedling stage day 1

Un terriccio sano è molto drenante, leggero, arioso e con una struttura aperta. Inoltre contiene tutte le sostanze nutritive sufficienti a sostenere la pianta di cannabis fino al raccolto. Sono presenti i batteri benefici per migliorare il terreno e rilasciare più sostanze nutritive alle radici della pianta.

Tale terriccio può contenere fibre di cocco (o simili) per mantenere una struttura leggera. Spesso si trovano anche perlite, vermiculite, sughero e additivi simili. Uno dei migliori segnali di un terriccio sano è l’aspetto delle piante. Con una terra sana si dovrebbe vedere una crescita verde e rigogliosa in superficie. Altrettanto importante è la presenza di un’ampia zolla e di una zona radicale sana nel sottosuolo.

Segni di un terriccio scadente

I terreni “cattivi” spesso sono pesanti, densi e con un drenaggio insufficiente. Le radici hanno difficoltà a crescere in queste condizioni, soprattutto se sono intrise d’acqua e povere di ossigeno. I coltivatori esperti sanno già che una pianta sana non può crescere in superficie se le radici sono gravemente compromesse sotto terra.

I terreni scadenti possono anche essere poveri di alcuni minerali, il che significa che la crescita delle piante (e le rese) potrebbero risultare compromesse. I terreni per le autofiorenti di scarsa qualità , inoltre, possono produrre i moscerini del fungo che diventano molto fastidiosi (o peggio) durante la coltivazione. Se i moscerini del fungo sono un problema nella vostra grow-room, cercate una miscela di terriccio che non preveda legno.

Alcune miscele di terriccio specializzate non utilizzano affatto i trucioli di legno e possono essere praticamente prive di moscerini del fungo. L’uso di una luce supplementare UVB durante la fioritura è un altro modo utile per sopprimere (anche se non necessariamente eliminare) i parassiti.

Combinate il miglior terriccio organico per le autofiorenti con i vasi migliori. Più grandi sono, meglio è!

The Ultimate dutch passion lollypop scrog grow screen of green airpots organic weed

Molti coltivatori di alto livello ritengono che un metodo solido per coltivare le varietà autofiorenti sia quello di utilizzare degli airpots decisamente grandi, da oltre 30-50 litri oppure dei vasi in geotessile da oltre 30 litri in combinazione con una miscela di terriccio di buona qualità insieme alla sostanze nutritive organiche a lento rilascio.

Gli airpots, così come i vasi in geotessile consentono un’abbondante aerazione delle radici. Una maggior ossigenazione della zona radicale favorisce una crescita delle radici più rapida, quindi una crescita in superficie esponenziale. Se volete ottimizzare al massimo la vostra coltivazione di semi autofiorenti, utilizzate dei vasi per piante come gli airpots o i vasi in geotessile.

I nutrienti organici a lento rilascio di BioTabs sono particolarmente raccomandati e pienamente certificati a seguito di molti anni di utilizzo. L’uso di questi prodotti significa che probabilmente dovrete aggiungere soltanto più acqua per tutta la durata della coltivazione. I

nutrienti organici a lento rilascio permettono al coltivatore di evitare le insidie e la crescita stentata che derivano dall’oscillazione tra una sovralimentazione e una sottoalimentazione. Una coltivazione autofiorente completamente ottimizzata è molto semplice e prevede pochi errori!

Il miglior terriccio per le autofiorenti: FAQ & consigli chiave

Probabilmente non esiste un’unica miscela di terra che risulti la migliore in assoluto per le autofiorenti. Un terriccio per autofiorenti sano e di alta qualità può essere creato con svariati ingredienti. I semi autofiorenti di buona qualità, con una solida genetica, dovrebbero prosperare in diverse condizioni di coltivazione e crescere bene anche nelle condizioni di assenza di terreno (idroponica).

Un buon consiglio, soprattutto per i coltivatori meno esperti, è quello di non fissarsi troppo sulla definizione del terriccio migliore. È invece più utile ricordare le basi: Buon drenaggio, buona aerazione delle radici e buona nutrizione. Quando un terriccio (o un qualsiasi terreno di coltivazione) possiede tutte queste caratteristiche, potete aspettarvi una crescita delle piante solida.

Per le autofiorenti è meglio un terriccio acquistato in negozio oppure un terriccio fai-da-te?

Molti grow-shops (e molti fornitori online) offrono sacchi con dei mix di terriccio premiscelati, sono disponibili in varie fasce di prezzo e offrono diversi tipi di additivi. Guano di pipistrello, compost di vermi, sangue secco, pesce e ossa polverizzate sono gli additivi più comuni delle miscele più raffinate. Lo stesso vale per i minerali ricchi di calcio e magnesio, come la dolomite. Ma se preferite il fai-da-te, potete aggiungere voi stessi i nutrimenti che preferite alle miscele di terriccio per le autofiorenti.

Come piantare i semi autofiorenti direttamente nel terreno?

Quando si piantano i semi autofiorenti direttamente nel terreno, bisogna mettere il seme circa 10 mm sotto la superficie. Assicuratevi che il terreno sia umido e che anche la superficie sia umida. Vi consigliamo di mettere della pellicola trasparente da cucina sopra il vaso della pianta per cercare di mantenere umida la superficie del terreno e, di tanto in tanto, nebulizzare. Rimuovete la pellicola da cucina quando il seme è germogliato.

Qual è la marca di terriccio migliore per le autofiorenti?

È difficile raccomandare una marca in particolare rispetto alle altre. La verità è che molti coltivatori di semi di cannabis autofiorenti ottengono degli ottimi risultati con svariate tipologie di terreno differenti.

Di quanta terra ha bisogno un autofiorente?

Di quanta terra ha bisogno un seme autofiorente? È possibile coltivare un seme autofiorente in un vaso da 1 litro, se necessario, ma non aspettatevi una pianta grande o una produttività significativa. La maggior parte dei coltivatori di autofiorenti più seri considera come minimo un airpot/vaso in geotessile da 15 litri. Per un risultato più grande e ottimizzato sappiate che più grande è il vaso, meglio è ; i vasi da 30-50 litri non sono eccessivi se avete spazio e potete permettervi i costi del terriccio aggiuntivo.

Quanto tempo ci vuole perché i semi autofiorenti germoglino nel terreno?

Nella maggior parte dei casi i semi autofiorenti germinano nel terreno dopo circa 4-7 giorni. Occasionalmente alcuni semi potrebbero impiegare un paio di settimane prima di germinare. Il modo migliore per germinare i semi di cannabis è quello tra due batuffoli di cotone inumiditi (ma non inzuppati). Una volta che i semi autofiorenti sono germinati, potete inserirli (con la radice rivolta verso il basso) nei buchi fatti nel vostro terreno.

Quali sono i fertilizzanti  migliori per le autofiorenti coltivate a terra?

Le varietà autofiorenti hanno bisogno degli stessi fertilizzanti delle varietà femminizzate per la fase vegetativa e per la fioritura. Ciò significa che potete usare le stesse marche di nutrienti che già avete e che preferite. Non sono necessari fertilizzanti o additivi speciali quando si coltivano i semi di cannabis autofiorenti.

Qual è il miglior terriccio per coltivare le autofiorenti nel Regno Unito e outdoor?

Tutti i coltivatori britannici che pianificano una coltivazione indoor o outdoor dovrebbero utilizzare gli stessi principi certificati per quel che riguarda il terreno. Puntate su un terreno nutriente, ben strutturato, con una capacità equilibrata di drenare e di trattenere l’acqua.

Quali sono i fattori chiave da tenere in considerazione per un terreno sano?

Il terreno migliore per le autofiorenti deve essere nutriente, con un ampio apporto di sostanze nutritive per la fase vegetativa e la fioritura. Inoltre, deve essere umido, ma libero di drenare.

Guida al terriccio per autofiorenti – il super soil va bene per le autofiorenti?

Alcuni negozi di coltivazione vendono terriccio vivo, a volte chiamato super-soil. Spesso è più costoso ed è prodotto in modo biologico con batteri benefici, micorrize ecc. Se questo tipo di terriccio è stato preparato correttamente, è valido come quelli preparati in casa. Se valgono il prezzo è un’altra questione!

È possibile coltivare autofiorenti in un terreno normale?

Sì, la cannabis cresceva con successo in natura prima dell’arrivo dell’uomo. In molte parti del mondo la cannabis cresce ancora naturalmente senza alcun intervento umano.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Compila questo campo
Compila questo campo
Inserisci un indirizzo email valido.
Devi accettare i termini per procedere

Il periodo di verifica reCAPTCHA è scaduto. Ricaricare la pagina.

keyboard_arrow_up