Coltivazione outdoor di cannabis: Autofiorente vs Femminizzata

Durban Poison grown outdoors

Guida per i coltivatori outdoor part 1

Con l’inizio del nuovo anno, i coltivatori di cannabis outdoor iniziano a guardare il calendario e a pianificare l’anno che verrà. L’inverno è un buon momento per preparare i luoghi di coltivazione esistenti, scavare, migliorare il terreno e magari cercare qualche nuovo luogo di coltivazione.

Per molti coltivatori di erba outdoor pianificare significa trovare i giusti semi di cannabis autofiorenti, da integrare ad alcuni semi di cannabis outdoor femminizzati. I semi autofiorenti crescono dal seme al raccolto nella metà del tempo circa rispetto ai semi outdoor femminizzati, ma potrebbero non avere la stessa resa.

L’organizzazione della pianificazione, dei tempi e della preparazione della coltivazione dipende molto dalla latitudine e dalle condizioni esterne. Molti coltivatori di cannabis outdoor raccolgono il fabbisogno di un intero anno da pochi semi coltivati correttamente. Se scegliete saggiamente i vostri semi di cannabis e pianificate con cura la vostra coltivazione, anche voi potrete pianificare con successo ed ottenere il raccolto di un anno di cannabis da poche piante.

Le vostre pianificazioni devono necessariamente essere adattate in base al clima in cui coltivate e alla durata della vostra stagione di coltivazione. Coltivare cannabis outdoor non è difficile. Anche se coltivate nelle più rigide latitudini del Nord Europa, è facile coltivare cannabis outdoor, basta un po’ di pianificazione iniziale. Continuate a leggere questa prima parte della nostra guida per coltivatori outdoor per imparare a scegliere i semi giusti e a pianificare la vostra coltivazione di conseguenza.

Scegliere i migliori semi di cannabis outdoor

La scelta principale verte tra semi autofiorenti e semi femminizzati outdoor. In generale, potete aspettarvi che le varietà femminizzate fotoperiodiche crescano outdoor in un periodo di 5-6 mesi.

Il ciclo di crescita è abbastanza lungo, potete dunque aspettarvi dei raccolti abbondanti. Coltivando outdoor le nostre varietà di cannabis vincitrici di cannabis cup, come la Frisian Dew, potete aspettarvi dei raccolti di oltre un kg per pianta quando le condizioni sono state ottimizzate correttamente.

Dutch Passion vanta diverse varietà vincitrici di cannabis cup outdoor nella sua collezione. La collezione completa dei semi “Dutch Outdoor” la trovate qui sotto. Tutti questi semi crescono bene outdoor nei climi simili a quello olandese.

Un aspetto negativo della coltivazione outdoor di alcune varietà femminizzate fotoperiodiche  è che potreste perdere l’intero raccolto qualora le piante non finissero di maturare prima dell’arrivo del brutto tempo invernale.

Ecco perché molti coltivatori outdoor amano coltivare anche qualche seme autofiorente. È un’assicurazione in più nel caso in cui siate sfortunati da imbattervi in un particolare maltempo di fine stagione, che potrebbe ridurre la quantità del raccolto fotoperiodico.

I semi autofiorenti tendono a crescere dal seme al raccolto outdoor in circa 100-110 giorni. Sono decisamente più veloci dei semi femminizzati fotoperiodici. Chi coltiva dove le estati sono molto brevi, ad esempio in Scandinavia, preferisce di gran lunga le caratteristiche di una crescita rapida, come quella dei semi autofiorenti.

Per alcuni coltivatori che vivono dove il clima è particolarmente difficile, i semi autofiorenti sono semplicemente l’unico modo realistico che hanno per portare a termine in tempo una coltivazione di cannabis outdoor. Per molti coltivatori invece, i semi autofiorenti sono un ottimo modo per integrare i semi femminizzati.

Pro & contro dei semi outdoor autofiorenti vs femminizzati

I semi autofiorenti spesso producono dei raccolti più moderati, con rese che si aggirano intorno ai 50-75 grammi circa per pianta. In buone condizioni, è possibile raccogliere un paio di centinaia di grammi di cime essiccate da un autofiorente, mentre una grande varietà femminizzata fotoperiodica outdoor potrebbe facilmente produrre un kg o anche più di cime essiccate se le condizioni di coltivazione sono ottimali.

Le piante autofiorenti spesso rimangono intorno al metro di altezza, sono particolarmente comode, facili da coltivare e da nascondere in outdoor. Le varietà outdoor con una crescita forte, come la Passion #1, possono raggiungere anche diversi metri di altezza, il che potrebbe essere perfetto se avete un grande giardino privato, ma non è adatto a chi si trova a dover coltivare in una zona urbana. Ci sono momenti in cui un coltivatore di cannabis outdoor vorrà coltivare una varietà autofiorente e altri in cui avrà il tempo e lo spazio per una grande pianta femminizzata fotoperiodica.

I coltivatori outdoor più esperti comprendono i vantaggi e le caratteristiche occasionalmente contrastanti dei semi autofiorenti rispetto a quelli femminizzati e spesso utilizzano entrambi i tipi di semi di cannabis per massimizzare le possibilità di successo. Ricordate che il livello di qualità dei migliori semi autofiorenti adesso è decisamente allo stesso livello di quelli delle migliori varietà femminizzate. Questa recensione sul livello di THC del 25,9% visti sull’Auto Cinderella Jack di Dutch Passion, potrebbe ispirarvi nel provare a coltivare i nostri semi autofiorenti!


Auto Cinderella Jack, l’autofiorente più forte della terra con più del 25% di THC


I coltivatori outdoor esperti hanno una buona conoscenza delle sfide che dovranno affrontare in quelle particolari latitudini, mentre invece i coltivatori abituati alle latitudini mediterranee sanno che molte varietà femminizzate hanno il tempo di finire il loro ciclo di vita prima dell’arrivo del clima invernale.

Tuttavia, i coltivatori costretti a coltivare alle latitudini non tropicali e più temperate, sanno che solo alcune varietà femminizzate veloci selezionate, come la Frisian Dew o la Think Fast, finiranno il loro ciclo in tempo. Chi si trova invece alle latitudini più estreme, si vede costretto ad utilizzare esclusivamente i semi autofiorenti, in quanto sono gli unici che possono terminare prima dell’arrivo del maltempo di fine stagione. Avere un’aspettativa realistica di cosa aspettarsi dalla propria particolare posizione e latitudine di coltivazione è una delle abilità più importanti per qualsiasi coltivatore di cannabis outdoor.

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Prima coltivazione outdoor con i semi autofiorenti

Se non avete mai coltivato cannabis outdoor, potrebbe sembrarvi una sfida, ma coltivare cannabis outdoor è davvero facile. Si coltiva in natura da migliaia di anni senza alcun intervento dell’uomo.

Se si tratta della vostra prima coltivazione di cannabis outdoor, potrebbe essere sensato mantenere le cose il più semplice possibile ed iniziare con qualche seme autofiorente. Non solo le vostre piante saranno pronte più velocemente rispetto ai semi femminizzati fotoperiodici, ma rimarranno anche più piccole, il che le rende più facili da nascondere, semplificando molto la vostra prima coltivazione outdoor.

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Come pianificare la vostra coltivazione di cannabis outdoor nel modo corretto

Preparate accuratamente il terreno

Molti coltivatori outdoor seri iniziano a pianificare la loro coltivazione con largo anticipo. Spesso i luoghi di coltivazione sono stati utilizzati per diversi anni e i coltivatori conoscono bene l’importanza di preparare il terreno in modo professionale.

Qualche mese prima dell’inizio della coltivazione, il coltivatore può decidere di scavare il terreno. Si tratta di un lavoro faticoso, ma rompe il terreno e lo ossigena. In questo modo è più facile per le piante stabilire una rete di radici sane. Se la qualità del terreno è scarsa, vi consigliamo di aggiungere letame e concime con largo anticipo rispetto alla messa a dimora delle piantine.

Qualsiasi cespuglio o pianta selvatica indesiderata può essere rimossa dall’area, così come tutte le piante che potrebbero ostruire la luce in quel luogo di coltivazione. Alcuni coltivatori professionisti piantano rovi e altre piante che fungono da protezione perimetrale profonda per le piante di cannabis. Spesso, le grandi coltivazioni rurali di cannabis outdoor sono circondate su tutti e 4 i lati da piante di “protezione” deliberatamente piantate per tenere lontani gli animali selvatici indesiderati, passeggiatori di cani e persone.

Alcuni coltivano su terreni urbani di scarto, altri preferiscono l’isolamento rurale della campagna, delle foreste, delle rive di un fiume o degli angoli dei campi, per le loro attività di coltivazione in guerrilla. Dutch Passion tra le varie famiglie di semi ha una collezione di semi High Altitude (alta quota). Queste varietà sono state ibridate selettivamente ad alta quota nelle Alpi svizzere e sono perfette per chi deve affrontare la doppia sfida di una coltivazione outdoor nelle regioni montuose ad alta quota.

Conoscere accuratamente il clima e i rischi di gelate

Sapere quando avviene presumibilmente l’ultima gelata primaverile è una data importante per ogni coltivatore di cannabis outdoor, così come lo è sapere quando è prevista la prima gelata dell’autunno nel luogo di coltivazione. Molti coltivatori di cannabis outdoor fanno germinare i loro semi indoor.

In questo modo possono far partire i loro semi nelle condizioni indoor ottimizzate, prima che il tempo outdoor sia sufficientemente buono per la coltivazione della cannabis. Facendo germinare e crescere inizialmente i “semi outdoor” indoors, le piante vengono protette dalle condizioni climatiche avverse tipiche dell’inizio stagione.

Le piante si acclimatano gradualmente alle condizioni esterne alcune ore al giorno, fino a quando non sono abbastanza forti da essere collocate outdoor in modo permanente. Avviando precocemente i semi indoor si aumenta la possibilità di produrre piante più grandi e, di conseguenza, raccolti più abbondanti.

Le sfide della coltivazione di cannabis nei climi borderline

Chiunque abbia coltivato cannabis alla latitudine dell’Europa settentrionale comprende appieno le difficoltà che comporta il tentativo di coltivare cannabis outdoor in condizioni marginali.

Spesso i coltivatori fanno germogliare i loro semi di cannabis verso la metà di maggio e li tengono al chiuso fino a quando il clima non si è sufficientemente riscaldato. Le piantine vengono spesso piantate outdoor intorno a giugno. Le autofiorenti spesso sono pronte al raccolto in agosto. Le varietà femminizzate outdoor fotoperiodiche spesso sono pronte per il raccolto verso ottobre.

Se la stagione di coltivazione è un troppo breve oppure si rivela imprevedibile per coltivare le varietà femminizzate, i semi autofiorenti sono l’opzione migliore.

Fate germogliare i semi indoor in tempo

Molti coltivatori outdoor di successo pianificano la stagione di coltivazione con largo anticipo. Spesso sono perfettamente preparati con i loro semi autofiorenti preferiti e i semi femminizzati outdoor acquistati in anticipo. Alcuni coltivatori outdoor più preparati hanno un’abbondante scorta di semi conservati al sicuro nel loro frigo o congelatore da decenni, in modo da essere sempre pronti. Molto spesso, i coltivatori outdoor più preparati distribuiscono i loro semi preferiti in diversi luoghi di coltivazione. In questo modo si massimizzano le possibilità di successo del raccolto nel caso in cui uno di quei luoghi venisse compromesso oppure scoperto.

I semi autofiorenti potrebbero non avere lo stesso potenziale di resa di una varietà femminizzata outdoor, la quale potrebbe avere bisogno del doppio del tempo per crescere. I semi autofiorenti infatti, offrono un ciclo di vita rapido, ideale per i coltivatori che vivono dove le stagioni di coltivazione sono brevi. Alcuni coltivatori di cannabis outdoor che hanno stagioni di coltivazione più brevi non potrebbero coltivare altro se non i semi di cannabis autofiorenti, l’unica opzione realistica quando si tratta di coltivazione outdoor.

Quando l’ultima gelata primaverile è passata, i coltivatori di cannabis outdoor ben preparati hanno già le loro piantine che crescono sane e forti indoor, pronte per essere piantate. Questo regala loro un grande vantaggio e massimizza la possibilità di ottimizzare la stagione di coltivazione.

Quando si coltivano i semi autofiorenti indoor, è importante sapere che non è consigliabile tenerli per più di 2-2,5 settimane nei vasi piccoli, tra 0,25 e 1L di terriccio. Con le piante fotoperiodiche invece potete arrivare anche a 4 settimane, ma bisogna tenere presente che anche queste piante potrebbero avere le radici attorcigliate. Le autofiorenti devono essere trapiantate nel loro vaso definitivo oppure in terra outdoor prima che radichino. Se rimangono troppo a lungo in un vaso piccolo, rimangono piccole e producono molto poco.

Coltivare i semi autofiorenti outdoor, più raccolti ogni stagione

Grazie al loro rapido ciclo di crescita, molti coltivatori outdoor si divertono a coltivare due o addirittura tre colture successive di autofiorenti outdoor all’anno. I coltivatori che vivono nei climi mediterranei soleggiati sanno che è possibile coltivare anche 3 colture successive di semi autofiorenti outdoor. Ma anche i coltivatori del Nord Europa possono essere in grado di produrre due colture successive di autofiorenti outdoor ogni anno. Questo coltivatore scandinavo, proveniente dalla Danimarca, è riuscito a ottenere due coltivazioni autofiorenti outdoor in una sola stagione. Magari voi potreste fare lo stesso!

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Se decidete di coltivare dei semi autofiorenti outdoor, non avete che l’imbarazzo della scelta. Non ci sono mai state così tante varietà autofiorenti di alta qualità tra cui scegliere. Se avete difficoltà a decidere, date un’occhiata a questa recensione, potrebbe darvi qualche ispirazione.

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Le vostre piante di cannabis outdoor le piantate nei vasi o a terra?

Se coltivate i vostri semi di cannabis all’interno di vasi, potete beneficiare del fatto che potete spostare le piante se necessario, potrebbe essere utile, ad esempio, per motivi di sicurezza o se il maltempo vi costringe a cambiare programmi. Ma coltivare le piante di cannabis nei vasi significa che avranno bisogno di essere annaffiate e nutrite regolarmente.

Potrebbe risultare scomodo, per questo motivo molti coltivatori outdoor preferiscono far radicare le piante direttamente a terra. Se il terreno è di buona qualità, umido e nutriente, non dovrete preoccuparvi troppo della manutenzione delle piante: madre natura si occuperà di gran parte del lavoro. Tutto ciò che dovrete fare è annaffiare in caso di siccità e aggiungere qualche nutrimento generico per la fioritura man mano che avanza.

Un’altra possibilità è quella di utilizzare una linea di sostanze nutritive completamente organiche come Biotabs. Si tratta di sostanze nutritive organiche a lento rilascio che contengono tutti i nutrienti utili e possono essere inserite nel terreno prima dell’inizio della coltivazione. In questo modo sarete sicuri che le vostre piante outdoor avranno il giusto valore nutritivo e i giusti minerali durante l’intero ciclo di coltivazione.

Serre, serre a tunnel e tende oscuranti

L’uso di una serra o di una serra a tunnel consente ai coltivatori di cannabis outdoor di proteggere le loro piante dalle condizioni atmosferiche peggiori di inizio e fine stagione. I fortunati che hanno la possibilità di coltivare in serra avranno dei raccolti più abbondanti. Le gelate più intense non danneggiano le piante, soprattutto se avete anche un riscaldatore per serre. Le piante inoltre vengono protette dalle tempeste di vento e di pioggia più forti.

Alcune serre possono essere dotate di tende oscuranti specializzate, le quali permettono ai coltivatori in serra di introdurre artificialmente le condizioni di luce a 12/12 prima di quanto sarebbe possibile con il ciclo naturale del sole. Questo a sua volta può offrire dei vantaggi, ad esempio la possibilità di raccogliere un raccolto di cannabis in serra decisamente prima del normale.

Pensate a proteggere le vostre piante di cannabis outdoor

Proteggere le preziose piante di cannabis è sempre una priorità dei coltivatori outdoor. Spesso, chi coltiva outdoor può deliberatamente piantare dei rovi spinosi intorno all’appezzamento esterno. Questo protegge le piante di cannabis dai predatori che potrebbero brucare, come cervi, capre e conigli, ma può anche scoraggiare e prevenire la scoperta accidentale delle piante da parte di qualcuno che porta a spasso il cane o che fa escursioni, ecc.

I coltivatori outdoor usano spesso una quantità generosa di pellet anti lumache e chiocciole per proteggere le loro piante. Altri usano delle recinzioni metalliche (tipo quelle per i pollai) intorno alle piante per fornire una protezione maggiore.

Molti coltivatori di cannabis esperti hanno capito l’importanza di cercare continuamente dei nuovi luoghi di coltivazione, nel caso in cui uno di essi venga accidentalmente compromesso.

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Anche se avete intenzione di coltivare cannabis outdoor, potreste dover creare un’area per l’essiccazione sicura indoor. Questo è un aspetto che dovete considerare come parte della pianificazione. In modo molto semplice, potete acquistare una piccola tenda per l’essiccazione. Avrete bisogno di una ventola di aspirazione e di un filtro a carbone per essiccare il vostro raccolto in modo sicuro. Il processo dura tra i 7 e i 10 giorni, dopodiché potrete pensare di trasferire le vostre cime essiccate all’interno di barattoli di vetro per la concia.

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Molti coltivatori outdoor dimenticano di pianificare l’essiccazione e la concia delle cime raccolte fino a quando è troppo tardi. Quando pianificate la vostra coltivazione di cannabis outdoor, dovete pensare attentamente a tutto il processo, dall’inizio alla fine. Ciò significa pianificare attentamente tutto, dall’acquisto dei semi di cannabis alla pianificazione del raccolto all’essiccazione.

Checklist per la coltivazione della cannabis outdoor

Molti coltivatori esperti di cannabis outdoor riferiscono che la pianificazione e la preparazione di una coltivazione di successo vengono naturali. Per gli altri, è utile avere una lista di controllo degli aspetti più importanti della coltivazione. I tempi variano da un coltivatore all’altro. Un coltivatore outdoor in Spagna sarà più impegnato all’inizio della stagione rispetto ad un coltivatore outdoor in Scandinavia.

    1. Scegliete il giusto mix di semi autofiorenti e femminizzati in base alle vostre esigenze e al vostro clima.
    2. Scoprite i probabili periodi in cui esiste il pericolo di gelate all’inizio e alla fine della stagione e assicuratevi che le vostre piante le evitino.
    3. Se necessario, avviare le piantine indoor. Ciò vi consente di ottenere delle piante di dimensioni maggiori e dei raccolti più abbondanti.
    4. Pianificate e preparate diversi luoghi di coltivazione, nel caso in cui uno di essi venga compromesso.
    5. Ottimizzate il livello di qualità del suolo e scavate abbondantemente aggiungendo letame prima dell’arrivo delle piantine.
    6. Considerate un modo per proteggere le piante dai parassiti e dai predatori nel luogo di coltivazione.
    7. Evitate di recarvi troppo spesso nei luoghi di coltivazione outdoor per evitare attenzioni indesiderate.
    8. Piantate un numero di semi sufficiente per le vostre esigenze, poiché non tutte le piante raggiungono la maturità.
    9. Predisponete un piano sicuro per l’essiccazione del vostro raccolto di cannabis outdoor.

Godetevi la vostra coltivazione di cannabis outdoor!

Una volta che avrete imparato l’arte di pianificare una coltivazione outdoor di successo, ve la godrete davvero! Siate pazienti, possono essere necessari uno o due anni per comprendere appieno il tipo di clima che avete e il modo migliore per sfruttarlo con i semi autofiorenti e i semi femminizzati outdoor, ma una volta che vi sarete stabiliti in qualche luogo di coltivazione che funziona, amerete il processo di coltivazione della vostra ganja outdoor.

Sono pochissimi i costi di cui preoccuparvi e potrete godervi la possibilità di stare all’aria aperta e di coltivare le vostre piante. Molti coltivatori ritengono che l’erba coltivata outdoor abbia un “kick” e un sapore in più, difficilmente eguagliabili dalla cannabis coltivata indoor. Una cosa indiscutibile sono i bassi costi necessari per coltivare cannabis outdoor. La spesa principale sarà esclusivamente il costo di un paio di confezioni di semi di cannabis outdoor di buona qualità.

Ricordate che non esistono segreti particolari per coltivare con successo cannabis outdoor. È sufficiente conoscere il periodo di coltivazione e quali tipi di cannabis possono essere coltivati con successo outdoor.

La scelta dei semi di cannabis giusti è la prima decisione, la più importante. La maggior parte dei climi consente un periodo soleggiato e caldo di 3 mesi che permette la coltivazione di semi autofiorenti.

Se siete fortunati, potrete coltivare anche i semi di cannabis femminizzati outdoor, ma hanno un ciclo di vita leggermente più lungo. Scegliete saggiamente i vostri semi di cannabis da un fornitore dall’affidabilità certificata e godetevi la vostra coltivazione di cannabis outdoor!

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