Come raccogliere, essiccare e conciare la cannabis indoor

How to harvest indoor cannabis

Sapere quando è il momento giusto per raccogliere la cannabis indoor è fondamentale. Se la raccogliete troppo presto, si rischia di perdere la preziosa produzione di THC e il raccolto dell’ultimo minuto. Raccogliere la cannabis indoor troppo tardi potrebbe farvi scoprire che gli effetti sono un po’ troppo “pesanti”. Sapere come essiccare e conciare correttamente la vostra cannabis vi garantisce di conservare correttamente il sapore dei terpeni. Con un raccolto, un’essiccazione e una cura ben programmati, la qualità e la soddisfazione del vostro raccolto di cannabis aumenteranno notevolmente. Continuate a leggere per maggiori informazioni.

Riassunto:

Nozioni base per un raccolto di cannabis indoor

In un mondo ideale, prima di raccogliere la vostra pianta di cannabis avete già un’idea circa le vostre preferenze personali. Preferite una cannabis raccolta precocemente oppure quella raccolta tardivamente? O preferite una via di mezzo? Inoltre dovete assicurarvi di coltivare il tipo di semi di cannabis che vi regala il massimo piacere. Anche se coltivate da molto tempo, vale la pena dedicare qualche minuto alla scelta dei semi di cannabis migliori in base alle vostre preferenze.

Cannabis indoor raccolta precocemente

Alcuni preferiscono la vivace ed energica euforia che deriva da un raccolto precoce. Potreste chiedervi “cosa succede se raccolgo la cannabis indoor troppo presto?”. La risposta è che potreste perdere un po’ in termini di peso del raccolto e di produzione di THC e dei cannabinoidi. Ma magari ne preferite l’effetto complessivo.

Chi preferisce la cannabis indoor raccolta precocemente potrebbe non preoccuparsi troppo del fatto che i livelli di THC non abbiano ancora raggiunto il picco. I diversi rapporti dei cannabinoidi presenti nell’erba raccolta precocemente sembrano essere adatti alle persone che non si preoccupano di sacrificare il potenziale raccolto precoce.

La cannabis raccolta precocemente spesso presenta i pistilli di colore bianco con i tricomi chiari e incolori. Ad un occhio esperto, la cannabis raccolta precocemente non sembra del tutto matura, ma per alcuni coltivatori è semplicemente perfetta così!

​​Alcune persone ritengono che la cannabis raccolta con qualche settimana di anticipo sia in assoluto la migliore per un uso sia medico che ricreativo. Inoltre, se preferite la cannabis indoor raccolta in anticipo, il tipico “tempo di raccolta” può essere accorciato di una o due settimane. Il raccolto di cannabis indoor è più veloce, ma dovrebbe essere una preferenza personale a dettare la scelta di un raccolto anticipato piuttosto che una pressione commerciale.

Cannabis raccolta a metà

La maggior parte dei coltivatori indoor raccoglie la cannabis quando i tricomi sono per lo più opachi. I tricomi non mostrano ancora una colorazione ambrata o rossa e molti dei pistilli (peli) ora sono sul rosso/arancio piuttosto che bianchi.

In questa fase i livelli di THC si stanno avvicinando al loro picco e lo stesso vale per la resa complessiva. Molti coltivatori considerano questo stadio di maturazione come ottimale. Anche lo sballo offre un buon equilibrio, non troppo pesante, né troppo energico.

Cannabis raccolta tardivamente

Alcuni coltivatori preferiscono lasciare alla loro cannabis una fase di fioritura più lunga. Ciò significa che in questa fase un numero significativo di tricomi è passato ad uno stato più rosso e ambrato, indicando che i tricomi hanno prodotto la maggior quantità possibile di cannabinoidi e di terpeni e stanno iniziando a rompersi.

I pistilli ora sono di colore rosso/ambrato e le cime sembrano completamente mature, o addirittura leggermente “troppo mature” ad occhio esperto. Le foglie di cannabis potrebbero ingiallire e sembrare ben oltre il massimo splendore. La resa è massima.

A questo punto le cime tendono a dare una sensazione di “stono” pesante, spesso con forti effetti corporali.  Per alcuni coltivatori di cannabis ad uso medico, si tratta dell’effetto perfetto.

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Quando è pronta al raccolto la cannabis indoor? Sapere quali sono le proprie preferenze per quanto riguarda il tipo di sballo desiderato è un punto di partenza fondamentale. Se coltivate i vostri semi di cannabis, dovreste raccoglierli nel momento ideale per avere il massimo piacere.

Questo è uno dei grandi vantaggi di coltivarsi la propria cannabis: siete voi a decidere quali genetiche scegliere e quando raccogliere la cannabis indoor, non qualcun altro. È possibile coltivare cannabis con un contenuto di THC compreso tra lo 0% e più del 25% di THC. La quantità media di THC nella maggior parte della ganja si aggira intorno al 15%.

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Alcune persone ritengono che più forte è la cannabis, meglio è. Altri consumatori di cannabis invece, non amano le varietà troppo potenti e preferiscono quelle a medio o addirittura basso contenuto di THC, magari con un po’ di CBD.

Tempo di raccolta tipico della cannabis indoor

Tipo di fioritura Tempo medio di raccolta Min. Max.
Femminizzata 9 settimane 7 settimane 14 settimane
Autofiorente 10 settimane 10 settimane 15 settimane

Per i semi di cannabis femminizzati fotoperiodici, un tempo di fioritura indoor di circa 9 settimane è da considerarsi nella media su una varietà ibrida tipica. Le varietà indica fast possono essere pronte al raccolto in appena 7-8 settimane di fioritura. Le varietà sativa più lente o le varietà Haze possono richiedere 11-14 settimane di fioritura.

Supponendo un tempo di vegetazione di 5 settimane e un tempo di fioritura di 9 settimane per una varietà ibrida “tipica”, il tempo medio che intercorre tra la germinazione dei semi di cannabis e il raccolto di cannabis indoor è di circa 14 settimane. È possibile raccogliere diverse centinaia di grammi per pianta.

Quando coltivate dei semi di cannabis autofiorenti il tempo medio che intercorre tra la germinazione e il raccolto indoor si aggira intorno alle 10-11 settimane. Alcune varietà autofiorenti dalla resa elevata, come l’Auto Ultimate, possono richiedere anche 12-15 settimane, ma quelle settimane in più garantiscono una resa davvero enorme, di diverse centinaia di grammi per pianta.

Al contrario, alcune varietà autofiorenti come l’Auto Blueberry o l’Auto Blackberry Kush possono avere un tempo di vita della cannabis indoor dal seme autofiorente al raccolto di 9 settimane, se incappate nei fenotipi più veloci.

Se volete un raccolto davvero veloce con un ciclo di crescita rapido, i semi autofiorenti sono un’ottima scelta. Inoltre i migliori semi autofiorenti possono produrre una cannabis di qualità davvero eccezionale.

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Come capire se la vostra pianta di cannabis indoor è pronta al raccolto?

Auto CBD Victory feminised cannabis ready to harvest

Come capire quando la cannabis indoor è pronta per il raccolto? Molti coltivatori di cannabis indoor basano la data del raccolto su alcuni fattori. Il tempo di fioritura raccomandato dalla banca del seme di cannabis è un buon punto di partenza e spesso questo viene considerato come il momento più precoce per il raccolto, se coltivato in condizioni ottimali.

Alcuni preferiscono lasciare che maturi una settimana in più, in base alle sue preferenze. Ma i fenotipi individuali, il sistema di coltivazione e le condizioni di coltivazione possono influenzare il tasso di crescita e la conseguente tempistica del raccolto. Conoscere e comprendere i diversi modi per valutare il punto ottimale di raccolta dipende da alcuni fattori. Le immagini seguenti potrebbero esservi utili.

Immagini di piante di cannabis indoor pronte per il raccolto

I coltivatori più esperti decidono il punto di raccolta preciso delle loro piante di cannabis dopo averne ispezionato l’aspetto generale, le foglie, i tricomi, lo sviluppo delle cime e il colore dei pistilli. Queste immagini possono essere un utile punto di riferimento per quando decidete di raccogliere le vostre piante. Soprattutto per un coltivatore meno esperto, una foto di “quando raccogliere la cannabis” può valere più di mille parole!

Cannabis trichomes colours

Consigli per la raccolta, la concia e l’essiccazione della cannabis indoor

Auto Orange Bud fruity buds before drying

La raccolta, l’essiccazione e la concia delle vostre piante di cannabis prevedono diverse fasi. La prima scelta probabilmente è quella di scegliere se tagliare la pianta a fresco o a secco. Molti coltivatori ritengono che la trimmatura a fresco sia leggermente più facile. Tuttavia, anche qui, le vostre preferenze personali sono importanti. Sia il trimming a fresco che quello a secco funzionano bene, vale la pena provare entrambi i metodi almeno una volta e vedere quale preferite.

Si spera che abbiate pianificato con precisione la data in cui tagliare la vostra pianta di cannabis. I guanti sono un modo corretto per evitare che le vostre mani si impregnino e si bagnino troppo. Tagliare la pianta prima che diventi secca (il cosiddetto “wet trimming” oppure trimming a fresco) può sembrare molto facile per alcuni coltivatori. Le foglie sono ancora sufficientemente umide da mantenere la loro forma, puntando verso l’esterno (lontano) dalle cime, il che può rendere più facile la manicure e la trimmatura a fresco dei buds.

Quando eseguite il trimming della pianta a fresco si crea un forte odore, soprattutto se nel processo sono coinvolte più persone e molte cime. Molti utilizzano un sistema di aspirazione e di filtrazione dell’aria nella stanza del taglio per ridurre al minimo gli odori. Inoltre, anche se costose, vi consigliamo l’utilizzo di cesoie professionali, sono un buon investimento se dovete tagliare molte piante.

Il primo passo consiste nel rimuovere a mano le foglie a ventaglio più grandi e, successivamente, con forbici e pinze, rimuovere gradualmente le foglioline più piccole intorno ai buds. È un processo lento, ma molti lo trovano molto soddisfacente. Rimuovete le cime ben curate e mettetete su uno stendino oppure una rete per circa 7-10 giorni a essiccare. Alcuni coltivatori preferiscono lasciare le cime conciate su un ramo e appenderlo a testa in giù ad un attaccapanni. Una volta essiccate, le cime vengono tagliate dal ramo.

Durante il periodo di permanenza sullo stendino o sulla rete, le cime si restringono e perdono peso man mano che si asciugano. Il tempo esatto dell’essiccazione dipende da alcuni fattori, tra cui la dimensione delle cime, la temperatura e l’umidità dell’ambiente. Durante la fase di essiccazione le cime perdono lentamente l’acqua in eccesso. L’essiccazione rapida della cannabis a temperature elevate è considerata una cattiva pratica e rimuove molti dei terpeni più gustosi.

Un vantaggio del wet trimming è che le cime possono essere rimosse dallo stendino o dalla rete e messe direttamente nei contenitori per la stagionatura (o concia). Le foglie e i residui vengono spesso conservati e utilizzati per la produzione di hashish o concentrati di cannabis. Molti coltivatori preferiscono il wet trimming, ritenendo che il “dry trimming” elimini troppi tricomi secchi, riducendo la potenza delle cime.

L’altra opzione per la raccolta delle piante di cannabis è nota come dry trimming. Alcune persone preferiscono questo approccio. Di solito la pianta completa viene appesa a testa in giù, oppure i rami più grandi vengono tagliati e appesi a testa in giù. Alcuni rimuovono solo le foglie a ventaglio più grandi, altri le lasciano al loro posto. L’idea è quella di permettere agli zuccheri e ai succhi rimanenti della pianta di fluire verso le cime.

Un vantaggio del trimming a secco è che potete rimuovere l’intera pianta dalla stanza di coltivazione per riporla in una stanza di essiccazione separata, se disponibile. Questo passaggio potrebbe essere importante, ad esempio, per i coltivatori che vogliono avviare immediatamente un’altra coltivazione.

Circa 14 giorni dopo aver appeso la pianta a testa in giù, è abbastanza secca da poterla potare. Alcuni usano dei “vassoi da trimming” per raccogliere le foglioline ricoperte di resina o il materiale vegetale che cade. Questo materiale può essere utilizzato per produrre hashish, olio di cannabis o altri tipi di concentrati di cannabis.

Con il trimming a secco, molte foglie potrebbero arricciarsi leggermente verso l’interno quando si seccano rendendo la trimmatura leggermente più lunga e complicata rispetto al wet trimming, soprattutto per chi è meno esperto. Ma dipende dalla varietà che avete raccolto.

Le cime sativa che presentano foxtails con fiori allungati e sottili possono essere leggermente più facili da tagliare quando sono ancora umide, perché le loro foglie lunghe e sottili sono rivolte verso l’esterno e sono più facili da rimuovere. Le cime Indica invece, potrebbero essere leggermente più facili da tagliare a secco. Le piccole foglioline resinose spesso sono  talmente ricoperte di resina che alcuni coltivatori le lasciano semplicemente sulle cime.

Dopo aver rimosso la maggior parte dell’umidità, le cime essiccate devono essere “conciate”. La concia (o cura) è il processo di preparazione delle cime in modo che possano essere conservate a lungo termine. Spesso alcuni alimenti vengono conciati tramite essiccazione, a volte con l’aiuto di additivi conservanti come il sale. Nel caso della cannabis, vogliamo preservare appieno il sapore e la potenza e vogliamo assicurarci che non ammuffisca, ma senza l’aggiunta di conservanti.

Molti coltivatori ritengono che un buon metodo per curare le cime di cannabis sia quello di mettere le cime secche e tagliate all’interno di barattoli di vetro per un mese o due. Durante questo periodo, i barattoli dovrebbero essere aperti qualche secondo ogni giorno per consentire all’umidità residua di fuoriuscire lentamente. Questo processo può diventare meno frequente con il progredire del processo di concia.

Molti coltivatori controllano l’umidità all’interno dei contenitori della concia con un igrometro, puntando ad un’umidità tra il 52 e il 62% circa (l’ideale sarebbe il 55%). I sacchetti per il controllo dell’umidità (ad esempio Boveda o Integra Boost) sono un’ottima aggiunta ai contenitori per la concia, in quanto aiutano a stabilizzare l’umidità perfetta per la concia delle cime.

Durante il processo di concia le cime possono lentamente perdere parte del colore verde brillante insieme al caratteristico sapore di “clorofilla” tipico dell’erba fresca. La concia spesso può accentuare le sfumature rosse o blu delle cime, aumentando l’aspetto visivo finale. Le cime raggiungono uno stato di essiccazione per cui possono durare, senza ammuffire, molti mesi o addirittura anni se li conservate in un luogo fresco e asciutto. I tricomi della cannabis brillano e scintillano sulle cime ben conciate, ricordando ed esaltando delicatamente il piacere che presto ci regaleranno.

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Molti intenditori ritengono che l’aroma dei terpeni della cannabis venga notevolmente migliorato dopo un processo di concia corretto. Due mesi sono considerati il tempo di concia giusto da moltissimi coltivatori e ricordate che durante la concia i barattoli devono essere tenuti al riparo dal calore e dalla luce.

Molti coltivatori desiderano preservare il più possibile la qualità conservando le cime curate in un luogo fresco (16-20 gradi circa è l’ideale). Anche un seminterrato oppure un angolo della casa più fresco è ideale per conservare le cime conciate. Alcuni coltivatori conservano le loro cime nel congelatore, dove rimangono potenti per molti anni. Il posto peggiore in cui conservarle è un luogo caldo, come ad esempio una soffitta, dove rischiate di perdere i deliziosi terpeni e di vedere i cannabinoidi degradarsi ad un ritmo accelerato, il che significa che le vostre cime perdono rapidamente sia potenza che profilo aromatico.

Cosa succede se si raccoglie la cannabis indoor troppo presto?

Auto Cinderella Jack early flowering led grown purple spectrum ss550 autoflowering cannabis seeds

Un raccolto precoce viene preferito da una minoranza di coltivatori, ma ha un costo. La resa e la potenza aumentano con l’avvicinarsi della data di raccolta normale, quindi raccogliendo in anticipo, accettate di perdere alcune cime potenziali. Inoltre, significa raccogliere prima che i tricomi della cannabis abbiano avuto la possibilità di massimizzare la loro produzione di THC e degli altri cannabinoidi. Ma questo potrebbe non essere importante se avete una forte preferenza personale o terapeutica per la cannabis indoor raccolta prematuramente.

Coltivazione dei semi di cannabis in serra e raccolta precoce

Una domanda comune dei coltivatori in serra è “quante volte si può raccogliere la cannabis in una serra?”. Utilizzando dei semi autofiorenti, un coltivatore europeo medio dovrebbe essere in grado di ottenere 2 raccolti successivi ogni anno. Chi vive dove il clima è migliore può arrivare anche a 3 raccolti successivi.

Cosa succede se non seccate abbastanza bene la cannabis?

Se mettete le cime di cannabis ancora leggermente umide nei barattoli, rischiate che ammuffiscano. Alcuni coltivatori di cannabis indoor di tanto in tanto si chiedono se l’uso di un fungicida preventivo prima del raccolto sia una buona idea. La risposta è che nessuno dovrebbe spruzzare una sostanza chimica su un raccolto che qualcuno fumerà qualche settimana dopo, è molto meglio prestare maggiore attenzione durante l’essiccazione e la concia delle cime per prevenire la formazione di muffe in prima istanza.

Come massimizzare la resa di un raccolto di cannabis indoor

La quantità tipica di un raccolto di cannabis indoor è notoriamente difficile da definire. Esistono molte variabili che possono influenzare il coltivatore di cannabis indoor.

Le varietà autofiorenti possono produrre una “media” di 25-40 grammi se coltivate da un coltivatore meno esperto all’interno di vasi da 6 litri più piccoli. Ma la stessa varietà potrebbe produrre diverse centinaia di grammi nelle mani di un professionista esperto con un sistema idroponico in DWC (deep water culture) e buone capacità di gestione dei nutrienti e dell’attrezzatura.

Ecco perché le domande come “qual è la quantità media di raccolto per una cannabis coltivata indoor?” o “quali sono dei buoni raccolti/rendimenti della cannabis indoor?” sono così difficili da rispondere per una banca del seme di cannabis.

Imparare qualcosa in più sulla pianta di cannabis e come ottimizzare la coltivazione è un processo di miglioramento continuo. Anche i coltivatori esperti con molti decenni di esperienza continuano ad imparare quotidianamente. I consigli che trovate di seguito vi aiuteranno a massimizzare i raccolti della vostra coltivazione di cannabis indoor.

Esistono numerosi modi per coltivare cannabis. Cresce bene in terra, in fibra di cocco e nei sistemi idroponici senza terra di vario tipo. Molti iniziano a coltivare in terra o in fibra di cocco cercando di diventare degli specialisti. In generale, un bravo coltivatore può ottenere una coltivazione leggermente più veloce in fibra di cocco rispetto ad una miscela di terra più pesante. Tuttavia, i coltivatori in terra sostengono di ottenere un gusto ed un aroma superiori e raccontano di rese “soddisfacenti”.

Negli ultimi anni chi coltiva a terra (e in fibra di cocco) ha trovato negli airpots e nei vasi in geotessile un grande aiuto per la coltivazione in terra. Molti coltivatori di terra più esperti ritengono che sia difficile raggiungere lo stesso successo utilizzando altri metodi. È meglio essere esperti in un unico metodo di coltivazione della cannabis che essere mediocri in molti.

Chi coltiva utilizzando sistemi idroponici senza suolo, come la coltura in acque profonde (DWC) o la tecnica del film nutriente, ha scoperto che si possono far crescere le piante più velocemente rispetto alla coltivazione in terra o fibra di cocco. Tuttavia, la complessità tecnica della coltivazione idroponica non è adatta a tutti. Molti coltivatori hanno difficoltà ad effettuare i controlli quotidiani del pH e della EC (conduttività elettrica) richiesti da questi metodi di coltivazione più impegnativi.

Un buon modo per massimizzare i raccolti di cannabis indoor è cercare di aumentare costantemente la propria esperienza e competenza in un determinato metodo di coltivazione, coltivazione dopo coltivazione.

Anche i coltivatori più bravi non possono ottenere un raccolto di cannabis abbondante con delle genetiche a bassa resa. Alcune varietà specifiche sono perfette per alcuni coltivatori, pur non essendo le più produttive. Ma se volete ottenere dei raccolti molto abbondanti, dovete selezionare i semi di cannabis femminizzati a resa elevata. Quando scegliete i semi di cannabis migliori non dovete scendere a compromessi sulla qualità. La Top 5 dei semi femminizzati indoor e dei semi autofiorenti più produttivi di Dutch Passion può essere un utile punto di partenza. Così come i seguenti link.

Alcuni dei semi di cannabis USA più recenti offrono una perfetta combinazione tra qualità, resa elevata e gusto delizioso. Non potete davvero sbagliare con i semi di cannabis USA migliori!

Se non avete mai coltivato prima, vi consigliamo una visita in un grow-shop locale di buona qualità, è un modo prezioso per ottenere le basi sulla coltivazione insieme a qualche consiglio utile. Ci sono molti negozi di coltivazione online validi che forniscono pacchetti completi di grow-room già predefinite per i coltivatori alle prime armi.

Man mano che acquisite esperienza, potete darvi una pacca sulla spalla per essere passati dal livello di coltivatore di cannabis nella media a coltivatore esperto. In questo modo, vedrete il vostro raccolto di cannabis indoor “medio” trasformarsi in raccolti sempre più abbondanti.

I coltivatori esperti hanno il vantaggio di sapere esattamente come pianificare una coltivazione indoor dai semi al raccolto. Conoscono i vantaggi (e i costi!) di una luce di coltivazione a LED di buona qualità, nonché i metodi di coltivazione e i nutrienti da utilizzare. Un box per la coltivazione indoor è un’opzione comoda che può essere impacchettata dopo l’uso.

Molti coltivatori pianificano con largo anticipo le loro coltivazioni di cannabis indoor per evitare temperature estreme. Nei Paesi caldi, i coltivatori esperti sanno che evitare la parte più calda dell’anno rende la loro coltivazione indoor più facile da controllare, ottenendo raccolti più abbondanti e una qualità superiore.

Molti coltivatori domestici intenditori preferiscono un approccio basato sulla qualità (piuttosto che sulla resa), l’interesse per la coltivazione biologica, quindi, rimane sempre molto alto. BioTabs è un’azienda di fertilizzanti organici che gode di un’ottima reputazione.

I fertilizzanti organici a lento rilascio si occupano della nutrizione per quasi tutta la durata della coltivazione, a parte una somministrazione tardiva occasionale di un fertilizzante liquido per la fioritura per le piante più affamate durante questa fase.

Molte persone convengono che un raccolto “medio” di una pianta di cannabis indoor probabilmente si aggira intorno ai 30-80 gr di cime essiccate. Ma i coltivatori migliori riescono a raccogliere abitualmente diverse centinaia di grammi di cime di ottima qualità dalla stessa varietà, se coltivata in condizioni ottimali. Una volta che avrete coltivato con successo i vostri semi di cannabis, vi renderete conto dei miglioramenti qualitativi che potrete ottenere rispetto ad altre fonti. E potrete anche risparmiare denaro!

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