Guida per la fase delle piantine di cannabis

Alcuni coltivatori ritengono che la fase delle piantine di cannabis possa essere un momento un po’ delicato, soprattutto per i meno esperti. Durante questa fase le piantine di cannabis sono piccole, fragili e molto vulnerabili. Un piccolo errore di valutazione con l’ambiente esterno, le sostanze nutritive o l’altezza della luce sbagliata potrebbero significare una fine prematura per le vostre piantine di cannabis. Ma se seguite alcune regole di base, scoprirete che la cura delle piantine di cannabis è facile da padroneggiare.

Consigli base sulla cura delle piantine di cannabis

“Piantina” di cannabis è il nome dato alle piante di cannabis piccole, le prime due settimane dopo la germinazione. Il termine “piantine di cannabis” è un termine informale usato durante i primi stadi della coltivazione. La transizione tra la piantina di cannabis ed una pianta giovane viene considerata un processo, piuttosto che l’evento che avviene quando una piantina di cannabis ha un’età specifica o una dimensione particolare.

Per coltivare una piantina di cannabis sana è necessario combinare diversi fattori importanti. Innanzitutto dovete iniziare con una genetica di cannabis stabile da un fornitore certificato. Comprate i semi di cannabis migliori che potete da un fornitore di cui vi potete fidare. Inoltre avrete bisogno di un metodo di germinazione dei semi affidabile, che vi garantisca un alto tasso di successo oltre a dover selezionare dei vasi per la coltivazione adatti ed un buon terreno di coltura o metodo di coltivazione.

Quale metodo di germinazione è il migliore per le piantine di cannabis?

Tutti i fornitori di semi di cannabis migliori dovrebbero essere in grado di fornire genetiche di cannabis di alta qualità con un tasso di germinazione superiore al 90%. Ma se comprate dei semi di cannabis di scarsa qualità, anche i tassi di germinazione saranno bassi, indipendentemente dal metodo di germinazione che sceglierete.

Grazie ai numerosi decenni di esperienza con i semi di cannabis, gli esperti di Dutch Passion raccomandano di far germinare i semi di cannabis tra due dischetti di cotone leggermente inumiditi per un paio di giorni. Ricordate che è fondamentale spruzzare leggermente 2-3 volte ogni batuffolo di cotone con dell’acqua nebulizzata. Una situazione di germinazione umida ha una chance maggiore rispetto ad una condizione inzuppata.

Il metodo di germinazione di Dutch Passion con i dischetti di cotone inumiditi è il modo più semplice per ottenere il massimo tasso di germinazione dai vostri semi di cannabis.

Germinazione dei semi di Cannabis: metodo coi dischetti di cotone from Dutch Passion on Vimeo.

Di quanta acqua hanno bisogno le piantine di cannabis?

Le piantine hanno bisogno di pochissima acqua. Essendo piante piccole, hanno un basso tasso di traspirazione ed una scarsa necessità di bere. Inoltre, il sistema radicale piccolo e immaturo delle piantine di cannabis non è in grado di assorbire grandi quantità di acqua e di umidità.

Irrigazione eccessiva (overwatering) delle piantine di cannabis

Una piantina di cannabis eccessivamente innaffiata ha come risultato che le sue radici vivano in un terreno di coltura inzuppato. Quando coltivate a terra, le radici della cannabis hanno bisogno anche di un discreto livello di aerazione ed ossigenazione delle radici per crescere bene.

Le radici della cannabis marciscono se vengono lasciate troppo a lungo in condizioni di eccessiva umidità e non ossigenate. Innaffiare troppo le piantine di cannabis potrebbe bloccare (limitare) in modo permanente la crescita futura.

Irrigare troppo le piantine di cannabis è uno degli errori più comuni commessi dai coltivatori meno esperti. Generalmente si traduce in una crescita delle piante più lenta, una resa minore ed una qualità del raccolto ridotta.

Irrigazione scarsa (underwatering) delle piantine di cannabis

Se non irrigate a sufficienza le vostre piantine di cannabis, diventano progressivamente più deboli, infatti le radici lottano per cercare l’acqua sufficiente per sopravvivere. Le foglie appassiscono finché la pianta non viene annaffiata di nuovo. La mancanza d’acqua compromette tutte le aree della salute delle piantine di cannabis. La crescita rallenta e alla fine la piantina di cannabis muore.

Quali sono i vasi migliori per le piantine di cannabis?

L’utilizzo dei vasi in tessuto traspirante (geotessile) e degli air-pots  è aumentato incredibilmente all’interno della comunità cannabica negli ultimi anni. Questi vasi permettono alla crescita delle piantine di cannabis di procedere ad un ritmo rapido,  infatti sono altamente raccomandati per la coltivazione delle piante più adulte, ma anche delle piantine novelle. Questa tipologia di vasi permette un livello particolarmente alto di ossigenazione delle radici, che, a sua volta, rende la zona radicale della cannabis sana e quindi una crescita generale corretta.

Quando tutte le condizioni vengono ottimizzate correttamente, il seme di cannabis germinato cresce rapidamente. Se avete mai visto un video in time lapse di una piantina di cannabis, sapete quanto velocemente producono le serie di foglie nuove e crescono in altezza.

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Auto Lemon Kix® – Cannabis time lapse from Dutch Passion on Vimeo.

Quali sono le sostanze nutritive migliori per le piantine di cannabis?

Le sostanze nutritive adatte alle piantine di cannabis sono una questione per cui molti coltivatori hanno accidentalmente commesso degli errori. Se state coltivando a terra non avete bisogno di fornire alcun nutrimento alle vostre piante per le prime due settimane.

Il terreno fornisce il nutrimento sufficiente. Tuttavia, alcuni coltivatori alle prime armi partono dal presupposto che iniziare ad offrire le sostanze nutritive alle piantine di cannabis consente una crescita più rapida. Purtroppo è vero il contrario. Il delicato sistema radicale della cannabis non è semplicemente in grado di far fronte ad una concentrazione di nutrienti così alta e la biochimica della pianta semplicemente non ne ha ancora bisogno.

Il risultato di un eccesso di sostanze nutritive è la punta delle foglie che diventa marrone e si brucia ed una crescita stentata. Nei casi peggiori,  un eccesso di nutrienti può uccidere la piantina di cannabis.

I coltivatori più esperti che usano il metodo idroponico usano dei nutrienti molto diluiti per le loro piantine. Ma anche in questo caso, i nutrienti vengono usati con molta parsimonia e con grande cautela.

Il tipo di terra è importante per le piantine di cannabis?

Sì, il mix di terreno per le piantine della cannabis è molto importante per un inizio sano. Spesso i coltivatori comprano un “light mix” appositamente studiato per le piante più piccole con minori esigenze nutrizionali rispetto alle piante mature.

Alcuni coltivatori aggiungono della fibra di cocco al terreno per aumentare l’aerazione. Molti fornitori o grow-shop offrono delle miscele di terriccio più leggere, particolarmente raccomandate per le piantine di cannabis. Quando trapiantate le vostre piantine di cannabis, potete scegliere un tipo di terreno diverso, magari con un’aggiunta di minerali ed il nutrimento per la crescita successiva.

Scegliere il terreno sbagliato potrebbe avere degli effetti disastrosi sulle vostre piantine.

Qual è la temperatura e l’umidità ideale per le piantine?

Le piantine non crescono bene alle temperature estreme. Cercate di trovare una temperatura costante che oscilla tra i 23-25ºC. Se la temperatura è troppo alta, le piantine di cannabis potrebbero avere difficoltà ad assorbire l’acqua necessaria attraverso le radici e potrebbero appassire. Se la temperatura è troppo fredda, la crescita si riduce e alla fine si ferma.

Per quanto riguarda l’umidità, le piantine possono tollerare anche del livelli elevati, intorno al 60% o anche maggiori. L’umidità può essere assorbita attraverso le foglie, il che è utile se state coltivando talee o piantine con un sistema radicale poco sviluppato. Tuttavia, un livello di umidità troppo alto non può essere facilmente tollerato dalle piante mature in piena fioritura, dove l’umidità causa muffe e marciumi.

Quanta luce dovrebbero ricevere le piantine di cannabis?

L’illuminazione delle piantine di cannabis non ha bisogno di eccessiva potenza. Un livello di luce PPFD di circa 100-300 µmol/m²/s è abbastanza comune per le piantine di cannabis e lo potete ottenere con una semplice lampada a LED T5.

Il programma di illuminazione delle piantine di cannabis prevede in genere 18 ore di luce giornaliere, sia che si coltivino semi autofiorenti che semi femminizzati fotoperiodici. Alcuni coltivatori sono soliti dare 20 ore di luce giornaliera o addirittura 24.

Non è necessario usare delle luci potenti fino alla fine della fase di fioritura. Molti coltivatori usano i pannelli a LED (‘cfls’). Per quanto riguarda il numero di CFL per piantina di cannabis, dipende dal wattaggio. Controllate le linee guida dei produttori di CFL relativi alle altezze di sospensione e puntate ad un livello di PPFD che si aggira tra i 100 e i 300 nella vostra grow-room.

L’uso di una luce gradualmente crescente è altamente raccomandato per le vostre piantine.

Quanto dura la fase delle piantine di cannabis?

Quanto dura la fase delle piantine di cannabis? Non ci sono regole precise e le opinioni variano da coltivatore a coltivatore. Ma in generale le prime due settimane dopo la germinazione spesso vengono considerate come la fase di “piantina” della cannabis.

Quando trapiantare le piantine di cannabis in un vaso più grande?

Quando coltivate i semi femminizzati fotoperiodici, molti coltivatori preferiscono trapiantare progressivamente le loro piantine di cannabis dentro vasi sempre più grandi. Una regola generale è quella di mettere la piantina in un vaso più grande quando le foglie hanno raggiunto lo stesso diametro del vaso. Quindi, quando le foglie superano i bordi del vostro vaso, potreste considerare di trapiantare la vostra piantina di cannabis.

A differenza delle autofiorenti, le piante fotoperiodiche non iniziano a fiorire finché le ore di luce del giorno non si riducono a 12 al giorno. Ciò significa che le vostre piante fotoperiodiche hanno il tempo di qualche giorno per adattarsi ogni volta che vengono trapiantate nei loro vasi nuovi.

Invece, quando si coltivano i semi autofiorenti, la vostra pianta di cannabis ha un ciclo di vita fisso e potrebbe essere controproducente che passi troppo tempo ad adattarsi alle nuove condizioni dopo il trapianto. Ecco perché molti coltivatori di autofiorenti mettono le loro piantine di cannabis germinate direttamente nel vaso di coltivazione finale.

Rinvasare le vostre piantine troppo tardi potrebbe danneggiare il sistema radicale della cannabis.

Si può capire dalla piantina se sarà maschio o femmina?

Le piantine di cannabis sono ancora troppo giovani per mostrare il loro sesso. Ciò significa che non è possibile identificare le piantine femminili di cannabis fino a quando non sono di diverse settimane e abbastanza mature da mostrare qualche pre-fioritura maschile o femminile.

I problemi più comuni della fase delle piantine

I problemi durante la fase delle piantine di cannabis sono sempre un momento di preoccupazione per i coltivatori. Senza dubbio, prevenire è meglio che curare. Ciò significa iniziare con dei semi di cannabis di buona qualità, un metodo di germinazione dei semi affidabile ed un sistema o metodo di coltivazione di cui vi sentite sicuri. Se incontrate dei problemi, potrebbero esservi d’aiuto le seguenti informazioni.

Identificare le piantine di cannabis sane da quelle non sane

Una piantina di cannabis non sana potrebbe avere le foglie gialle o scolorite. Potreste anche scoprire che la vostra piantina di cannabis non sta crescendo. Un occhio esperto capisce subito se una piantina di cannabis non è sana, perché semplicemente non ha lo stesso aspetto che dovrebbe avere una piantina normale e sana. I problemi potrebbero derivare da una varietà di aspetti ambientali oppure potrebbero essere legati all’illuminazione, alla nutrizione, alle temperature, al pH, all’irrigazione o ai parassiti.

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Piantine di cannabis che non crescono (o che hanno smesso di crescere)

Se le vostre piantine di cannabis hanno smesso di crescere, è il segno di un problema fondamentale delle condizioni. Controllate le basi e assicuratevi che la piantina di cannabis non abbia le radici impregnate d’acqua.

Assicuratevi che il vaso abbia i fori di drenaggio per far defluire l’acqua in eccesso. Una  temperatura eccessivamente bassa potrebbe rallentare la crescita. La bruciatura da luce delle piantine di cannabis è un’altra possibilità. Se avete messo le vostre piantine di cannabis sotto una luce ad alta potenza, potrebbe essere troppo intensa per i delicati tessuti delle foglie.

La piantina di cannabis stretcha troppo

A volte una piantina di cannabis si allunga verso l’alto nella ricerca della luce, questo fenomeno è noto come “cannabis seedling stretch”, e potrebbe risultare in uno stelo molto allungato e debole che potrebbe avere difficoltà a sostenere la piantina di cannabis.

Potete provare ad aumentare i livelli di luce riducendo l’altezza di sospensione della luce (controllate le istruzioni del produttore). Una luce di intensità leggermente superiore potrebbe limitare l’allungamento della piantina di cannabis. Alcuni coltivatori provano a sostenere la piantina fino a quando lo stelo non ha la forza sufficiente per sostenersi da solo.

Allungamento delle piantine di cannabis a causa di un’illuminazione insufficiente.

Le foglie delle piantine di cannabis che si arricciano verso l’alto

Se vedete una piantina di cannabis con le foglie che si arricciano verso l’alto, potrebbe essere dovuto ad uno stress da calore, il quale può causare l’arricciamento dei bordi delle foglie. Potrebbe essere più comune per i coltivatori che usano le luci di coltivazione HPS che producono un elevato livello di calore. Nella fase delle piantine di cannabis, cercate di tenere le temperature stabili e costanti intorno ai 23-25ºC. Ricordate che le piantine di cannabis non hanno bisogno di un livello di luce intenso o di luci potenti finché non sono molto più grandi.

Compost di nutrienti brucia le piantine.

Le foglie delle piantine di cannabis che si arricciano verso il basso

Quando le vostre piantine di cannabis mostrano le foglie che si arricciano verso il basso, si parla di foglie ad artiglio (assomigliano a un artiglio, con le punte rivolte verso il basso). Questo potrebbe essere causato da troppi nutrienti o minerali, la tossicità dell’azoto potrebbe essere una causa tipica.

Esistono anche altri problemi a causare l’arricciamento delle foglie delle piantine di cannabis verso il basso. Un’irrigazione eccessiva può far cadere le foglie. Un innaffiatura insufficiente fa appassire le foglie. Una struttura radicale non sana non è in grado di assorbire l’umidità necessaria e anche questo potrebbe causare l’arricciamento delle foglie. Se coltivate in idroponica e soffrite di marciume radicale della cannabis, potete sicuramente aspettarvi di vedere dei problemi finché non rimuovete gli agenti patogeni. Se coltivate a terra una pianta con le radici aggrovigliate, potreste vedere le foglie che si arricciano e un aspetto della pianta generalmente malsano.

Anche i parassiti come gli acari possono danneggiare le vostre piante causando l’abbassamento o l’arricciamento delle foglie. I moscerini dei funghi possono causare gli stessi problemi se infestano completamente la vostra pianta (le larve vivono sottoterra, dove possono danneggiare gravemente le radici finché non riescono a volare). La gamma di potenziali problemi che potrebbero causare l’arricciamento delle foglie è abbastanza ampia. Il miglior consiglio è quello di prevenire i problemi, piuttosto che cercare di curare una pianta gravemente danneggiata.

Il damping off delle piantine può essere causato da un’eccessiva irrigazione del terreno.

Le foglie delle piantine di cannabis che diventano gialle

Una piantina di cannabis con le foglie gialle è sempre uno spettacolo preoccupante. Sono molti i problemi che possono causare l’ingiallimento delle foglie sulle piantine di cannabis. Potrebbe trattarsi di un’eccessiva irrigazione o di troppa luce (“light burn”).

Anche le infestazioni dei parassiti possono causare l’ingiallimento delle foglie. Anche le piante con le radici aggrovigliate possono mostrare l’ingiallimento delle foglie anche se sono ben curate. Se notate una grande massa aggrovigliata di radici bianche sul fondo del vostro vaso al momento del trapianto, potrebbe essere il segno che la pianta ha le radici aggrovigliate.

Anche una carenza di azoto può essere una causa potenziale di una piantina di cannabis con le foglie che diventano gialle. Nonostante durante questa prima fase le piantine hanno bisogno di pochissimo nutrimento, possono mostrare qualche carenza soprattutto se germinate in un terreno molto povero (o in fibra di cocco). In questo caso, una leggera alimentazione con dei fertilizzanti ricchi di azoto potrebbe bastare. 

Quando abbandonare una piantina di cannabis malata

Come ultima risorsa quando tutto il resto ha fallito, è utile sapere quando rinunciare se la vostra piantina di cannabis è troppo malata. A volte una piantina di cannabis è semplicemente così danneggiata che non può più riprendersi.

Questo succede quando una piantina di cannabis ha passato troppo tempo in un cattivo stato di salute. Anche riportarla in condizioni ottimali non aiuta molto. A quel punto potrebbe essere giunto il momento di selezionare un nuovo seme da germinare dalla vostra collezione di semi di cannabis.

Condizioni ottimizzate e piantine di cannabis

Se usate dei semi di cannabis di qualità e avete un buon metodo di germinazione, insieme ad un ambiente di coltivazione stabile, allora dovreste produrre tantissime piantine sane senza troppi sforzi. Se possibile, continuate a lavorare per ottimizzare il più possibile le condizioni della vostra grow-room e godetevi lo sviluppo delle vostre piantine di cannabis in piante pronte ad un raccolto di alta qualità!

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