Potare le piante di cannabis per ottenere dei raccolti migliori

Auto White Widow grown indoors by Cannabis_sir

Potare le piante di cannabis generalmente significa toppare, fimmare o usare la tecnica lollypop. Potrebbe sembrare un’operazione ad alto rischio e scoraggiante, soprattutto per i coltivatori meno esperti. Alcuni coltivatori, probabilmente una minoranza, non credono nella potatura delle loro piante, ma molti altri ritengono che la potatura della cannabis consenta una crescita della pianta migliore e fioriture più abbondanti.

La potatura/defogliazione della cannabis, inoltre, aiuta a migliorare il ricircolo dell’aria intorno alla pianta, riducendo la possibilità di alcune malattie come il marciume delle cime.

Pro e contro della potatura della cannabis

Molti coltivatori defogliano abitualmente le loro piante di cannabis ottenendo ottimi risultati dai loro sforzi, mentre altri coltivatori non amano questo concetto di rimozione deliberata dei rami e di defogliazione pesante. Ci sono motivazioni valide da entrambe le parti.

Motivazioni contro la potatura della cannabis

Alcuni coltivatori old-school (e molti coltivatori outdoor) non sono del tutto d’accordo con la potatura di routine della cannabis o la defogliazione (rimozione delle foglie), adducendo le seguenti preoccupazioni:

La potatura della cannabis indoor danneggia deliberatamente la pianta e dovrebbe essere evitata.

La rimozione delle foglie potrebbe portare a infezioni e malattie se effettuata con forbici non lavate o infette.

La rimozione delle foglie riduce la quantità di energia potenziale per la fotosintesi.

La potatura della cannabis per le piante outdoor richiede molto tempo e, in alcuni casi, può sembrare meno importante.

Shaman cannabis plant shortly after topping

Motivazioni a favore della potatura della cannabis

I coltivatori di cannabis indoor più ambiziosi mirano a massimizzare la produzione delle cime in un box per la coltivazione compatto. Ciò significa che la potatura della cannabis e la defogliazione regolare sono manovre considerate normali da molti.

La potatura e la defogliazione della cannabis consentono una miglior penetrazione della luce nei punti di fioritura più bassi, aumentando le dimensioni, il numero e lo sviluppo delle cime.

La defogliazione della cannabis consente alle piante più piccole (e ai rami più bassi), che si trovano nella stanza di coltivazione, di avere una linea visiva diretta con la luce di coltivazione. In una coltivazione indoor troppo affollata, un utilizzo della luce ottimizzato aiuta ad aumentare significativamente la resa finale e la qualità di tutte le piante.

La potatura delle piante di cannabis (ad esempio, topping e fimming) aiuta a domare la crescita verticale delle piante più alte all’interno della vostra grow-room, consentendo di ottenere un’estremità livellata dove le fioriture di tutte le vostre piante si trovano nello sweet spot visivo.

La rimozione del fogliame in eccesso può ridurre i “punti umidi” in cui le foglie si toccano e creano umidità, in modo tale da migliorare il ricircolo d’aria. L’umidità della grow-room diminuisce dopo la defogliazione, poiché ci sono meno foglie che traspirano. Il tutto riduce il rischio di marciume, botrite e muffa sulle cime di cannabis.

Potatura e defogliazione delle piante di cannabis

How to defoliate cannabis plants for better yields

La potatura e la defogliazione sono termini che a volte vengono usati in modo intercambiabile, il che può creare confusione. Per molti, la potatura indica l’uso di tecniche di “chirurgia” delle piante come topping, lollypopping e fimming, in cui il materiale vegetale ( anche i rami ) vengono tagliati via con forbici affilate. Per defogliazione si intende esclusivamente la rimozione delle foglie.

Maggiori informazioni sulla tecnica di lollypopping, topping, defogliazione e sul training delle piante

Il Lollypopping di una pianta di cannabis consiste nella rimozione dei rami più bassi (spesso più ombreggiati e meno produttivi) per consentire alla pianta di concentrare la crescita sui punti di fioritura principali.

Esistono diverse tecniche di training della cannabis LST (low stress training) e di cannabis HST (high stress training) che possono essere utilizzate con grande efficacia.

La defogliazione si riferisce solo alla rimozione delle foglie. La defogliazione è una pratica comune sia che si coltivino semi autofiorenti, semi femminizzati o semi di cannabis regolari.

Le foglie di cannabis assorbono l’energia della luce e la usano per alimentare lo sviluppo della pianta attraverso il processo noto come fotosintesi. Ciò consente la crescita di radici, steli, rami, cime, numerose foglie e tricomi di cannabis.

Molte varietà di semi di cannabis moderne e vigorose sono in grado di produrre enormi quantità di foglie durante la loro vita. La maggior parte dei coltivatori strappa le foglie in eccesso (defogliazione) dalle proprie piante per migliorare la penetrazione della luce.

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Per i principianti più avventurosi, magari con un amico esperto, sì. Ma ai coltivatori meno esperti consigliamo di abituarsi a coltivare le proprie piante in modo naturale.

Padroneggiare le basi della gestione delle sostanze nutritive, della crescita delle piante e del controllo della luce sono competenze preziose da acquisire prima di tentare le tecniche di coltivazione più avventurose.

Detto questo, la defogliazione delle foglie in eccesso (ad esempio quelle che bloccano i punti di fioritura inferiori) è un’attività a basso rischio. Anche per i coltivatori alle prime armi.

Un’alternativa è quella di nascondere le foglie più grandi dietro i fiori: il cosiddetto “leaf tucking”. In questo modo, le cime si possono immergere in una luce diretta più potente e gonfiarsi fino a raggiungere le proporzioni ottimali.

Le foglie a ventaglio non devono essere tagliate, ma vengono solo riposizionate e nascoste. Lo spostamento tattico delle foglie viene preferito da tutti coloro che sono contrari alla defogliazione.

Un’altra opzione potrebbe essere quella di togliere solo alcune parti di fogliame. Con le forbici tagliate via circa 1/3 – 2/3 del materiale fogliare. In questo modo conserverete ancora un po’ di fogliame che assorbe l’energia luminosa, migliorando al contempo il ricircolo dell’aria e la penetrazione della luce.

Si possono potare sia le piante di cannabis indoor che quelle outdoor?

Pamir Gold even canopy and extremely large dense nugs after topping

Sì. Anche se la potatura spesso viene considerata più importante dai coltivatori di cannabis indoor, che spesso puntano alla massima resa in condizioni relativamente ristrette e con diverse piante vicine.
I coltivatori outdoor, spesso coltivano piante che possono superare i 2-3 metri e potrebbe risultare poco pratico la defogliazione di un mostro outdoor perché avrebbero bisogno di scale a pioli per farlo.

Ricordate inoltre che il sole si muove costantemente nel cielo, sono poche le aree che rimarrebbero permanentemente ombreggiate sulle piante in outdoor. Molti coltivatori outdoor godono anche di condizioni molto meno anguste rispetto ai coltivatori indoor. Le loro piante non sono stipate l’una accanto all’altra, infatti in outdoor le piante spesso vengono lasciate crescere in modo naturale.

Tuttavia, alcuni coltivatori di cannabis outdoor utilizzano tecniche di potatura come il topping, soprattutto per le varietà di semi di cannabis più alte. Il topping consiste nell’eliminazione della punta principale della pianta, per ottenere una pianta più corta e cespugliosa.

Per le varietà di semi di cannabis outdoor che crescono in altezza, è utile ridurre l’altezza finale della pianta per tenerla lontana dalla vista. Alcuni coltivatori outdoor utilizzano anche il metodo SCROG per controllare l’altezza delle piante.

Quando potare le piante di cannabis

The Ultimate dutch passion lollypop scrog grow screen of green airpots organic weed

La risposta in parte dipende dalla varietà che state coltivando e dal metodo che state utilizzando. Il topping di una varietà di semi indica bassa e cespugliosa durante la fase di crescita vegetativa può sembrare meno importante del topping di una varietà sativa più allungata. Una linea guida generale è quella di toppare appena sopra il 5° nodo dello stelo principale.

Potrebbe essere necessario defogliare le piante indipendentemente dal tipo di semi di cannabis che state coltivando. Il momento della defogliazione dipende dal livello di fogliame in eccesso. Alcuni defogliano le loro piante di cannabis più volte – usando la loro esperienza per sapere quando e quanto.

Durante la vegetativa e la fioritura, la preoccupazione principale è quella di non defogliare eccessivamente e di non stressare la pianta. Ma come viene illustrato nelle immagini, più avanti, è possibile effettuare livelli sorprendentemente elevati di defogliazione senza danneggiare lo sviluppo a lungo termine della pianta. Soprattutto se coltivate in un sistema idroponico con una crescita veloce e tempi di recupero rapidi.

Il topping della cannabis viene effettuato durante la fase vegetativa, piuttosto che in fioritura. L’idea è quella di creare una pianta cespugliosa (con un maggior numero di eventuali fioriture) con l’estremità rimossa per permettere alla pianta di riprendersi prima dell’inizio della fase di fioritura.

Si possono potare le piante di cannabis durante la fase di fioritura?

La defogliazione del materiale fogliare in eccesso è abbastanza normale durante la fioritura. Topping e fimming della cannabis durante la fase di fioritura (mentre i fiori si formano/si gonfiano) tendono a ridurre la resa finale e vengono considerate come pratiche scorrette.

Tuttavia, molti rimuovono abitualmente (lollypop) i rami più bassi e improduttivi che difficilmente contribuirebbero a produrre quantità significative di cime. Questo passaggio può essere effettuato durante la fioritura, semplicemente tagliando i rami con delle forbici da potatura. Il potenziale (piccolo) raccolto delle cime più soffici e meno produttive viene leggermente sacrificato, permettendo alla pianta di concentrare la crescita sulle aree più produttive.

È possibile defogliare eccessivamente la cannabis?

La grande domanda che tormenta molti coltivatori! È chiaro che non ha molto valore defogliare una pianta giovane e piccola. Ma quando la pianta diventa più grande, quanto materiale fogliare può essere rimosso?

Un buon esempio di defogliazione estesa lo potete vedere dai coltivatori più esperti che spingono le loro piante al limite con le lampade a LED e le colture idroponiche.

La seguente immagine di Auto Daiquiri Lime mostra quanto sia possibile defogliare una pianta senza danneggiarne la crescita. Questa pianta abbondantemente defogliata è stata poi super-croppata e posta sotto una rete SCROG.

La stessa pianta ha subito altre due defogliazioni altrettanto pesanti prima di produrre una sorprendente resa essiccata di 1,3 kg. Date un’occhiata alla recensione di coltivazione completa dell’Auto Daiquiri Lime per maggiori dettagli, e notate come le migliori varietà di semi di cannabis possono sopportare molte più defogliazioni e HST di quanto possiate immaginare.

Auto Daiquiri Lime after her first defoliation

Prima e dopo la defogliazione dell’Auto Daiquiri Lime. Una delle 3 defogliazioni di questo tipo prima di ottenere una resa essiccata di 1,3 kg.

Molti coltivatori outdoor hanno avuto la sfortuna di vedere una pianta pesantemente defogliata e potata dalle lumache. Anche quando una pianta è stata gravemente spogliata del fogliame è ancora in grado di produrre. Come dimostra questa Auto Euforia attaccata dalle lumache (trovate la recensione completa della coltivazione qui). Nonostante fosse poco più di uno stelo dopo l’attacco delle lumache, questa Auto Euforia ha continuato a produrre un raccolto di prim’ordine!

Auto Euforia Dutch Passion autoflower genetics skunk family resillient strong potent weed

Auto Euforia UK all’aperto, defogliazione estrema delle lumache, ma con un raccolto abbondante.

Come potare le piante di cannabis per ottenere gli effetti migliori

Basic tips for topping cannabis

Toppare una pianta di cannabis deve avvenire solo sulle piante forti e sane, in grado di tollerare il processo. Se la vostra pianta sembra essere al di sotto delle aspettative, ha senso aspettare. Il topping di una pianta troppo debole può rallentarne lo sviluppo.

Sebbene la cannabis sia abbastanza resistente da sopportare le diverse tecniche di cimatura, molti preferiscono aspettare che la pianta abbia almeno 5 nodi sullo stelo principale, successivamente lo stelo principale viene tagliato sopra il 5° nodo con forbici da potatura pulite e affilate o con un rasoio.

Perché tagliare sopra il 5° nodo? Perché così si possono creare altri rami al di sotto del taglio, in questo modo si dovrebbe garantire un’abbondante crescita inferiore e laterale, anche se molti coltivatori utilizzano i propri metodi di potatura. Le varietà più compatte possono essere cimate anche sopra il 4° nodo.

Le varietà di semi di cannabis indica più compatte possono essere cimate sopra il 6°/7° nodo, ad esempio. Alcuni coltivatori cimano anche i rami laterali, magari sopra il 2°/3° nodo. Questo passaggio permette di produrre ancora più germogli laterali e futuri punti di fioritura.

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Fimming and topping cannabis

Cosa fare dopo la potatura delle piante

Una volta effettuato il vostro topping, osservate e aspettate. Nell’arco di qualche giorno dovreste notare nuovi germogli laterali che iniziano a crescere sotto il taglio. Continuate ad annaffiare e a fertilizzare la pianta come richiesto e assicuratele un livello di luce normale.

Di solito, dal nodo sotto il taglio emergono 2 nuovi punti di crescita. Con la tecnica “FIM” (F*** I Missed), il taglio viene effettuato deliberatamente attraverso la punta della crescita, anziché sopra un nodo. Se la tecnica fimming viene eseguita correttamente, si possono produrre 3-4 o più nuove punte di crescita, ma questa tecnica notoriamente è difficile da perfezionare, da cui il nome.

Suggerimenti per una potatura efficace delle piante di cannabis

Meringue feminised cannabis seeds grown with SCROG
  • Tutte le foglie morenti o dall’aspetto malsano possono essere considerate prioritarie durante la defogliazione.
  • Anche le foglie che bloccano la luce dai punti di fioritura/buds emergenti sono obiettivi prioritari durante la defogliazione.
  • Quando utilizzate la tecnica lollypop, è sufficiente rimuovere i rami più bassi una volta che la pianta ha avuto diverse settimane di vegetativa. È possibile continuare ad effettuare un leggero lollypopping rimuovendo i rami inferiori improduttivi durante la fioritura.
  • Se vedete un ramo che sapete che faticherà a svilupparsi (in base alla disposizione/esperienza con la vostra grow-room) rimuovetelo prima piuttosto che dopo. In questo modo eviterete che la pianta vada ad investire troppe energie.
  • Il coltivatore prudente può trarre incoraggiamento da alcune immagini “prima e dopo” che mostrano come sia possibile effettuare una potatura/defogliazione senza effetti negativi. Le varietà di semi di cannabis migliori sono state selezionate nel corso di molte generazioni per produrre la crescita resistente necessaria a sopravvivere dopo queste pesanti defogliazioni o potature.

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